L’allevamento delle chiocciole, molluschi gasteropodi, viene detto elicicoltura, le aziende italiane dedite a questa attività sono circa 6.000 e le richieste in aumento di questo pregiato alimento fanno dell’allevamento delle chiocciole un’ attività con buone possibilità di crescita. Attenzione però non ci si improvvisarsi allevatori, occorrono competenze, conoscenze delle varie specie e una rigida conduzione degli impianti.
Gli allevamenti italiani sono quasi tutti a ciclo biologico completo, le chiocciole vengono allevate all’aperto in recinti senza coperture, in questo modo il carico di lavoro e minore e si ottiene un prodotto di maggior qualità. L’allevamento in serra o in contenitori infatti necessita di un maggior lavoro per la pulizia, la rimozione delle deiezioni, l’irrigazione etc. e si ottengono delle chiocciole meno pregiate con una carne dalla minor consistenza.
Per diventare redditizia l’elicicoltura deve avere costi limitati e controllati, il ciclo biologico è lungo richiede dai 12 ai 18 mesi la richiesta di un’eccessiva e quotidiana manodopera diventerebbe non sostenibile dal punto di vista economico. L’utilizzo di un recinto e di una corretta conduzione dell’impianto sono quindi fattori fondamentali.
Gli allevamenti a ciclo biologico completo sono un po’ più complessi da realizzare, nel recinto vengono introdotte le chiocciole che sono destinate a riprodursi. Essendo un sistema completo vengono utilizzate per l’alimentazione le chiocciole nate dagli esemplari introdotti, dopo l’ingrasso.
L’allevamento deve essere diviso in diversi settori, questi vari recinti, che consentono di suddividere i cicli delle chiocciole (recinti di riproduzione e recinti di ingrasso), devono essere distanziati da un passaggio largo circa un metro che consente all’allevatore di osservare i molluschi senza calpestarli.
Il recinto (lungo 70-80 metri e largo 3-4) deve essere costruito in modo tale da impedire la fuoriuscita delle chiocciole e l’ingresso di predatori. Va interrato di almeno 30-40 cm e deve avere un altezza fuori terra di almeno 70 cm.
Inoltre deve essere di materiale liscio onde evitare che eventuali predatori (tipo Silfa o Stafilino) passano arrampicarsi. Esistono reti con balze antifuga appositamente create per le chiocciole (ad esempio la rete Helitex) tali reti vanno fissate a pali di legno. E’ possibile ricoprire l’allevamento con una rete antigrandine per impedire che predatori come gazze e cornacchie possano cibarsi delle chiocciole.
Per quanto riguarda l’alimentazione delle chiocciole all’interno di recinti occorre seminare a file delle piante alimentari quali bietola a foglia larga (offre protezione), colza, ravizzone, cavolo nano, girasole, topinambour e per l’estate e l’inverno un misto di insalate resistenti e trifoglio repens nano. Le chiocciole non amano il terreno acido e sono infastidite dalle esalazioni di CO2.
Sarebbe opportuno avere due terreni a disposizione in modo da far ruotare l’allevamento, il terreno ha infatti bisogno di riposo e non è possibile allevare per troppo tempo le lumache nello stesso terreno. Inoltre è importante ruotare anche la vegetazione nei recinti, rinnovando gli alimenti che devono essere freschi e giovani.
Occorre inoltre utilizzare dei prodotti disinfestanti studiati apposta per l’elicicoltura (contro limacce e insetti) e topicidi non tossici per questi molluschi.
Durante il periodo invernale occorre utilizzare un tessuto non tessuto per proteggere le chiocciole dal freddo, per mantenere costante l’umidità e per accelerare la crescita delle piante seminate.
La raccolta delle chiocciole può avvenire dalla primavera all’autunno, le chiocciole bordate vengono raccolte e lasciate 15 giorni a spurgare in casse di legno senza alimentazione, durante questa fase occorre areare molto bene il locale.
Le specie commerciali sono la Helix aspersa (specie più allevata in Italia), la Helix pomatia (ha tempi di crescita maggiori rispetto alla H. aspersa) e la Helix vermiculata (non ha un costo molto elevato per questo quasi tutto il prodotto viene da una raccolta naturale).
I costi di mercato variano in base alle specie L’Helix aspersa si aggira intorno ai 5 euro al kg ma la vendita di piccole quantità direttamente ai ristoratori può far lievitare il prezzo.
Indicativamente per un terreno senza particolari criticità un impianto di circa 5000 metri quadri ha un costo tra i 12.000 e i 14.000 euro e i guadagni si aggiorno intorno ai 25.000 euro lordi all’anno. Le ore di lavoro in proporzione diminuiscono all’aumentare della dimensione dell’impianto.
La spesa maggiore si ha per l’acquisto delle chiocciole da riproduzione per un impianto come quello descritto ne occorrono 24.000.
Le chiocciole selezionate e certificate vanno acquistate in aziende specializzate (solitamente gli stessi allevamenti le vendono). Queste fattrici vanno inserite nel terreno quando la vegetazione è pronta, si accoppieranno e depositeranno le uova sotto il terreno (la deposizione avviene due volete l’anno), le lumache vengono vendute dopo almeno due anni dalla nascita. Prima del 2° anno non si ottengono guadagni economici.
Prima di iniziare l’allevamento informatevi sulla normativa regionale che disciplina elicicoltura e su eventuali contributi a fondo perduto.