In questa guida spieghiamo quali sono le caratteristiche dell’anaconda.
Tassonomia: classe Reptilia, ordine Squamata, sottordine Serpentes, famiglia Boidae, genere Eunectes, specie Eunectes murinus, sottospecie Eunectes murinus murinus, Eunectes murinus gigas.
Origine: l’Anaconda è un serpente tipico del Sud America, presente in Bolivia, Colombia, Ecuador, Venezuela e nelle foreste tropicali dell’Amazzonia.
Dimensioni e Aspetto: le dimensioni di questi Ofidi sono notevoli: arrivano ad essere lunghi almeno 9 metri, ma esistono esemplari anche più grandi. Il più pesante mai registrato ha toccato i 200 Kg.
La livrea può essere di varie sfumature di grigio verdastro o bruno verdastro; il ventre è giallastro con macchie scure.
Tipica di questa specie la posizione delle narici e occhi, posizionati entrambi sulla parte superiore del capo in modo da consentire al serpente di rimanere con il corpo in immersione e controllare allo stesso tempo l’arrivo di eventuali prede.
Abitudini e Allevamento: l’Anaconda è un serpente che apprezza l’acqua e pertanto preferisce gli ambienti acquitrinosi. Ottimo nuotatore, non teme nemmeno la corrente dei torrenti.
Teme la siccità: a terra non si muove agilmente. Data la forza delle spire, le sue prede muoiono per soffocamento, stritolate, oppure per annegamento, poiché l’Anaconda tende a immergersi una volta agguantato il pasto.
Sono animali ovovivipari, si accoppiano nella stagione delle piogge e trascorrono circa 6 mesi prima che i piccoli siano partoriti. Generalmente vengono alla luce una quarantina di esemplari lunghi circa 60 cm.
Alimentazione: date le dimensioni può mangiare mammiferi e animali di grande dimensioni, tra cui cerbiatti, tartarughe, capibara e roditori in generale, tapiri, fino a cacciare vitelli e cani.
I piccoli ovviamente preferiscono prede di dimensioni ridotte come roditori e uccellini, rane e pesci.
Ingestione e digestione sono molto lente e possono passare anche diverse settimane da un pasto all’altro.
Legislazione: si tratta di una specie seriamente a rischio e in Italia è vietata la vendita e la detenzione dal 1996.